giovedì 28 agosto 2014

il CUORE OLTRE L'OSTACOLO



Viene da sorridere, se non fosse vero. Il linguaggio viene dal profondo e non è casuale. Certo non sono così cretino da fare paragoni, ma ormai tutto è così divertente, sentire un quasi vecchio (classe 1948) onusto di scompigliata barba e capigliatura usare il linguaggio che fu dei futuristi e interventisti del primo '900 non può che far pensare quanto sia vero che le tragedie fan presto a trasformarsi in pagliacciate sol perché gli uditori sono sprovveduti di cultura e di elementari conoscenze. Viene persino il dubbio che il grande capo si alleni utilizzando vecchie pellicole d'epoca.
 
«Italia a 5 S5, una tre giorni insieme di incontri tra i duemila eletti del M5S in tutta Italia e in Europa e cittadini e simpatizzanti, dal 10 al 12 ottobre. Un evento ambizioso, che non sarà né il primo nè l'ultimo nella nostra storia. D'altronde siamo abituati < a gettare il cuore oltre l'ostacolo > e quindi abbiamo iniziato per tempo, il 1 luglio, la trafila dei permessi al Circo Massimo a Roma»
 

lunedì 11 agosto 2014

molto elegante, il POC'ANZI o era POCANZI?

Come quasi ogni mattina, se c'è una radio a portato d'orecchio, ascolto il primo pezzo di Prima Pagina su Radio Rai 3, ore 7 e 15 e mi ha colpito un vocabolo "pocanzi", probabilmente desueto (mi esercito anch'io) forse solo al mio orecchio. Troppo alta la professionalità della Rangeri che questa settimana tiene la Rubrica e ottimo il suo curriculum da cui risulta una attività giornalistica già a soli 20 anni. Del resto più che comprensibile sol che si legga una sua intervista (di lei come intervistata), e, del resto, una delle poche allevata al Manifesto e non poi emigrata verso altre testate come, ad esempio, Mino Fuccillo, Gianni Riotta, Tiziana Maiolo o Lucia Annunziata per ricordarne solo alcuni.
 
Per strana associazione di idee ho collegato questa storia personale a quella dei "baby boomers" trattata in prima pagina di Repubblica (il titolo e poi a pp 24/25erete) e che si riferisce al fenomeno degli Usa con 10 000 pensionamenti al giorno (circa 4 milioni anno) della generazione 1946-1964. Un blocco generazionale di 80 milioni comprendente anche 2 Presidenti come Obama e, prima di lui, Bill Clinton e molti altri inamovibili (fra questi Hillary, se correrà, ma dovrà cercare voti anche tra i coetanei dii sua figlia).
 
E in Italia? Fatevi una qualche ricerca e vi accorgerete che anche in Italia non si scherza. I nati 1946-1950 sono 4 milioni e 915 mila (arrotondati), quello 1951-1955 sono 4 milioni 293 mila, nel periodo 1956-1960 4 milioni e 434 mila per salire a 4 milioni e 833 mila nel periodo 1961-1965. Non è un interesse banale ragionare su questi numeri se riprendiamo i dati di 40 anni dopo, più o meno corrispondenti alle leve lavorative che dovrebbero sostituire quelli di loro in età pensionabile.
 
I nati 1986-1990 sono 2 milioni e 801 mila (2 milioni e 114 mila in meno rispetto al 1946/50) che quindi non dovrebbero trovare difficoltà a trovare collocazione nel mondo del lavoro come i nati 1991-1995 ( 2 milioni e 754 mila) che sono 1 milione e 754 mila in meno rispetto ai nati 1951-1955. Ma come mai allora la disoccupazione giovanile è così alta?
 
Ci si ostina a guardare la botte vuota e non quella piena. Il 40% di giovani non occupati nascondono quel 60% di occupati. Quello che nessuno, almeno io non l'ho trovato, ha analizzato  è quali sono le caratteristiche degli occupati. I nati 1986/1990 sono il 57% dei nati 1946-1950 che assomiglia tanto a quel 60 % di occupati e che (mia opinione) in gran parte arrivano secondo il metodo italico per assonanza, per vicinanza qualunque essa sia o culturale o economica o sociale o parentale
 
Sono 2 milioni e 114 mila meno della metà di quei 4 milioni e 915 mila nati nel 1946/50
ma quei nati d'allora forse eran maschi/femmine così che verrebbe da pensare che quelli son sistemati tutti. E gli altri? intanto molti di quell'ondata sono ancora in servizio attivo, i più vecchi non arrivano a 70 e i più giovani sono a meno di 65 e non hanno nessuna voglia di farsi rottamare specie perché il famoso '68 ha costruito una grande solidarietà intergenerazionale e una parte di loro ha saputo velocemente adeguarsi al nuovo potendo usufruire di gratificanti immissioni in ruolo "ope legis" negli anni '70 nelle istituzioni scolastiche e ministeriali.
 
E gli altri? quelli ancora non occupati e che neppure cercano occupazione? Una parte dispersa nell'anonimato e nel degrado di zone d'Italia ampiamente conosciute specie a Sud, mentre nel Nord la buona qualità degli addetti industriali pensionati è stata sostituita da quella parte di immigrati che si è adattata  a condizioni salariali e normative peggiori grazie all'automazione di molti processi produttivi che non richiedono particolare qualificazioni.  

mercoledì 6 agosto 2014

ACIDO ACETIL SALICILICO

 

 
Chi l'avrebbe detto, fu il primo composto con cui ci fecero giocare nel biennio di chimica a Trieste, nei laboratori di quell'Università che mi ha sempre fatto pensare al trono dell' UOMO MASCHERATO, immagine che non ho ritrovato certo per mia incompetenza e che sui braccioli aveva due crani che obiettivamente qui mancano. In compenso c'erano i nostri curiosi cervelli di capire cos'era sta magica chimica alla quale c'eravamo iscritti. Eravamo appena 21 (o forse 22, anni lontani 1955 la memoria latita) nei nostri nuovi camici bianchi nel laboratorio del primo anno, dal 16 novembre al 15 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 14 e 30 alle 19 e 30. Prof Antonio Ciana e Coglievina tecnico con il classico camice blù a controllare a fine turno che tutto fosse in ordine, ordinato, pulito e pavimento... PURE.
 
La storia di questa molecola è molto interessante e può essere considerata il primo, o comunque una dei primi medicinali di sintesi, una sintesi molto semplice ma pe noi significava ottenere un qualcosa di concreto identico a un prodotto di uso farmaceutico. Molecola fra l'altro dall'uso molto diffuso ma il cui meccanismo d'azione si comprese bene solo verso il 1970 e che trovò via via applicazioni apparentemente lontane fra loro. Fra queste applicazioni l'assunzione quotidiana ad esempio per problemi di tipo cardiologico per la sua funzione "fluidificante".
 
Notizia di questi giorni avrebbe anche una azione protettiva e inibente per alcuni tumori localizzati in stomaco, esofago e intestino cioè là dove noi trasformiamo il cibo in qualcosa di utilizzabile dall'organismo umano inviando le varie frazioni ai reparti addetti ed eliminando i residui secondo una procedura messa a punto nella lunga storia della nostra evoluzione.
 
E così quelle che erano conoscenze quasi misteriose (Erodoto nelle Storie narrava che esisteva un popolo stranamente più resistente di altri alle comuni malattie; tale popolo usava mangiare le foglie di salice. Ippocrate, considerato il padre della medicina, descrisse nel V secolo a.C. una polvere amara estratta dalla corteccia del salice che era utile per alleviare il dolore ed abbassare la febbre. Un rimedio simile è citato anche dai sumeri, dagli antichi egizi e dagli assiri. Anche i nativi americani lo conoscevano e lo usavano per curare mal di testa, febbre, dolori muscolari, reumatismi e brividi) diventano realtà sempre più sorprendenti affidate a molecole "semplici"  simili a molecole già esistenti in natura sia pure con modifiche significative.

Tornerà di moda andare a decrittare voci e pratiche antiche per ritrovare al di sotto dell'aspetto "magico" quanto c'è di utlizzabile?

venerdì 1 agosto 2014

Come combatto la MAFIA con i soldi della Regione Veneto

e l'appoggio delle associazioni commercianti, etc. etc. etc.
 
E' stato un ascolto molto interessante quello su Radio Rai 3 di ieri sera, 31 luglio 2014 attorno alle 20. Naturalmente con quel piglio squisitamente democratico e quel po' di nasino arruffato che ogni democratico "bene" inevitabilmente ha quando parla di "vu cumprà", specie se abbondantemente finanziata e appoggiata da tutta la consorteria commerciale italiana e veneta in particolare.
 
L' oggetto principale era la mafia che con i suoi mezzi e i suoi metodi invade il mercato della contraffazzione italiana soprattutto lungo le spiagge e le strade di tutta Italia truffando gli ignari cittadini che si illudono di comprare i super marchi a prezzi che neanche nei tradizionali negozi "cinesi" li trovi.
 
Io non so altrove, ma per la mia esperienza personale qui in Sardegna vedo proposti soprattutto oggetti tessili vagamente esotici stile egizio o indo-pakistano. Ma non è questo l'oggetto del mio discorso, quel che mi ha colpito era il tono nei confronti dei "vu cumprà" (ripeto l'espressione molto significativa, tanto che il conduttore stesso l'ha ritenuta "un po' forte" per una Radio Rai 3 per principio "democratica") dai quali non compro mai da sempre, sia semafori, spiagge, stazioni di servizio ma solo per antica esperienza di fregature da parte di bianchissimi italici che per caso si ritrovavano a regalarti un radiolone o simili cose regolarmente in qualche modo "rubate" e nei fatti semplicemente scatoloni vuoti.
 
Purtroppo il mercato vero dei "fasulli" è proprio nei negozi, magari quelli apparentemente SANI nell'orgia di fine stagione, magari a negozio chiuso e clientela riservata e il più delle volte più che di fasulli si tratta di merce SANA ma fiscalmente non troppo corretta.