sabato 31 ottobre 2015

DAGLI a quel CANE...


E' una espressione idiomatica della mia infanzia che significa solo che troppo spesso i pre-concetti sono una abitudine consolidata e abituale e spesso pure cercata perché richiama facilmente il consenso di chi ama delegare le opinioni a chi MEGLIO vuole esprimere un URLATO DISSENSO e creare facilmente BERSAGLI RODOMONTALI.

C'è un senso di eroico atteggiamento nel criticare comunque e dovunque e rassicura sui propri personali insuccessi predire che tutto andrà MAL, madama LA MARCHESA.
 
Specialisti in questo sono non pochi operatori della carta stampata e/o della parola scritta e i loro seguaci e cultori non amano vedere se i temporali sono veramente arrivati e le tragedie sono veramente accadute, basta ogni volta cambiare discorso e obiettivo e tutto s'aggiusta.
 
Un esempio? Il caso dell' EXPO di MILANO e delle TRAGICHE PREVISIONI ammannite al colto PUBBLICO  e all'inclita GUARNIGIONE da un quotidiano specialista in questo e altre simili quisquiglie, salvo poi armarsi di pannoloni quando lo scontro si fa serio.
 
Ringrazio in questo un quotidiano rinato da poco e che spesso ritorna alla verve e alla fantasia di anni lontani, allora ero appena adolescente, con le quali FORTEBRACCIO ravvivava la quotidianità politicante con i suoi interventi. Il riferimento è ovviamente a l' Unità rinata avendo dismesso quei panni noiosi e politichesanti tipici di altri simili luoghi e indispensabili, come si vede ogni volta che si vuol essere veramente,
secondo la loro vulgata, SINISTRI (ogni allusione a Il Manifesto è voluta).
 
E veniamo allo SVOLGIMENTO e relativa CRONISTORIA.
 
10 MAGGIO 2014,  < Ritardi, mazzette e Pm: per Expo 2015 l'incubo del fallimento >
 
7 FEBBRAIO 2015 < Expo a un passo dal crac >
 
19 MARZO 2015  < Expo, mancano 43 giorni. Ecco le foto del disastro > 
 
29 APRILE 2015  < Expo al via, ma l'Italia non è pronta >
 
5 MAGGIO 2015  < Come è inutile l'Expo nel secolo di Internet>
 
24 MAGGIO 2015 < Expo, una piccola fiera alla periferia di Milano >
 
24 MAGGIO 2015 < Expo, la verità nascosta del flop dei visitatori >
 
27 MAGGIO 2015  < Expo, chiudetelo prima: il fallimento è totale >
 
8 AGOSTO 2015  < L' Expo dei record: il miliardo e mezzo che manca nei conti >
 
16 OTTOBRE 2015 < Dicono: Expo un successo. Ma è proprio vero? >
 
 
 
 
 
 ALLA PROSSIMA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 22 agosto 2015

cari ITALIANI di POTERE, un po' più di ipocrisia...

 
 
 
C' è un particolare delle vicende di questi giorni ricchi di commenti e funerali. Intanto non è casuale che il tutto sia esploso nel momento clou delle sacre ferie italiche. A questo proposito stavolta, a meno che non mi sia distratto, non c'è stata la solita recita della intervista al Ministro dell'Interno il 15 agosto condotta e, forse, attuata nel suo ufficio al Ministero SUO. In cambio è esploso il FUNERALONE sopra ricordato e, fra le tante, la notizia che riguarda il Sindaco di Roma "in ferie ai Caraibi"
 
 
E così, malignamente, m'è venuta in mente una notiziola antica, del 2008, di quando il buon Veltroni comprò casa alla figlioletta impegnata, per studio, a New York. Combinazione nello stesso periodo anche una figlioletta del contraltare Massimo era, per studio, nella grande città americana. Divertente il racconto che all'epoca ne fece DAGOSPIA.
 
Un tempo tutto era più semplice, chi legge e ha un po' di anni sa che c'era un luogo quasi monacale dove l'intelligentia si ritirava per ristorarsi e meditare, CAPALBIO. Stranamente riscoperta da un antico fossile sempre pronto a un qualche rientro, PRODI, che a Capalbio arriverà per una LECTIO MAGISTRALIS sull'economia il
 
L'invito che suggerisco è VOLATE BASSO, smettetela con le esibizioni rivolte ai vostri concorrenti più o meno parigrado, anziché il FATE I BRAVI come suggerisce BERGOGLIO, siate IPOCRITI e la stessa cosa ORDINATELA ai mezzi di comunicazione di massa, non dovete convincere i vostri veri padroni che anche VOI siete dei pari grado, non ci riuscirete mai, mancheranno sempre un tot di zeri nei vostri conteggi, il futuro sarà grigio ancora per molti decenni.
 
ADELANTE PEDRO CON JUICIO

martedì 7 luglio 2015

GRECIA? no grazie, CIVIS ROMANUS SUM

 
Dev'essere una deformazione culturale la mia, del resto inevitabile non avendo compiuto il percorso tipico di un italico che mira ai grandi destini, quello che parte dal GINNASIO (2 anni) e poi i solenni tre anni del LICEO (che è tale solo se è CLASSICO).
 
E dev'essere così perché in questi giorni tutti i giornali e altri supporti adatti ad esprimere concetti si sono riempiti di ricordi e accenni al grande PASSATO (proprio così, come quello dei pomodori, PASSATO!).
 
Qualcosa di vero ci dev'essere stato effettivamente visto che solo verso il 200 prima di Cristo Roma entra in rotta di collisione con uno dei tanti frammenti di Grecia. Già perché i latini ne avevano le palle piene di queste imbarcazioni, che oggi diremmo corsare, che venivano a intralciare i commerci dei "barbari" romani e depredarli dei frutti del loro lavoro. Erano quindi già passati più di 500 anni da quando quei rozzi migranti, che venivano dal NORD, avevano varcato le Alpi e bordeggiato l'Appennino sul lato a OVEST fino a fermarsi in quello che si chiamerà Lazio, stando sempre nel piano. Già c'erano stati altri migranti che prenderanno il nome di Umbri, Volsci, Sanniti, Marsi e Sabini tutti di origine indo-europea o, comunque, provenienti dal freddo alla ricerca quindi di luoghi con climi migliori per vivere e riprodursi. In quei 500 anni in qualche modo avevano colonizzato quei cugini, imparando l'arte dell'integrare e assimilare, più che dominare. Già cominciavano a scendere ancora più a Sud, il mare diventava fonte di novità, di conoscenze, di avventure e di commerci. Quei commerci ancora poco conosciuti ma ben noti alle popolazioni che erano arrivate a Sud e che in climi meno rigidi avevano raggiunto benessere mai immaginabile per quei rozzi coloni.
 
Ed ecco qui la premessa fondante del futuro che permetterà ai latini di raggiungere dimensioni inimmaginabili anche nell'oggi: integrare in un unico comando e sistema popoli così diversi per origini ed economia. Integrazione vera, di lingua, di costumi, di diversità religiose e di tradizioni di cui approfittarono poi i cristiani per assumere posizione dominante, facile premessa di nuove disgregazioni.
 
Ed è qui la grande novità dei LATINI rispetto ai greci, quella di uscire dalla gretta difesa dei piccoli territori, difesa in gran parte anche garantita dalla struttura sociale con il potere in mano a una minoranza (che "democraticamente" decideva sulla pelle della grande maggioranza "schiava". Schiava per origine o, molto più spesso, perché perdente nelle eterne guerre).
 
Passarono i secoli, quelli bui e quelli del Rinascimento, stranamente i luoghi d'origine dei "barbari" si organizzarono meglio degli antichi latini anche per il prevalere dei vincoli sociali sui diritti individuali e nel territorio italico ancora oggi si nota questa netta distinzione socio-territoriale con un Nord (Ovest o Est senza grandi distinzioni) più disponibile al bene comunitario e un Sud più orientato verso un dominio di pochi (più o meno illuminati) sui molti, fino a poco fa poco organizzati.
 
Non so se questa analisi sia corretta, ma in questa direzione mi spingono proprio le maledizioni scagliate contro il Nord Europa e le rievocazioni dei CONTAFAVOLE dell'antica Grecia che dettavano le loro lezioni ai pochi liberi in un mondo di molti schiavi.
 
 
 
 

giovedì 19 marzo 2015

COMUNIONE & ibernazione.

 
 
 
Era il titolo che mi frullava in testa e me lo son tenuto stretto tanto che Il FATTO, quello QUOTIDIANO, lo aveva già capito in un articolo una volta tanto esauriente.
 
Quello che Il Fatto forse non conosce è la sostanza della presenza della Compagnia delle Opere. La Compagnia ha una presenza capillare in Lombardia nel mondo delle piccole imprese e interviene in moltissimi "servizi" come i rapporti con le ASL (sicurezza, inquinamento, etc.), nel come utilizzare finanziamenti regionali con la messa a punto, ad esempio, di progetti di ricerca e/o di ristrutturazione e via raccontando. La LEGA non ha potuto, per sua stessa natura, sostituirsi a questa catena professionale diffusa.
 
E per non parlare della sanità che lega tutto un mondo, intanto professionale (medici e paramedici), e poi strutturale e potente che coinvolge numerose categorie economiche, non solo strettamente legate all'arte medica.
 
Chi sente più parlare di Formigoni? Saggiamente non se ne parla più e Lupi è (o, adesso, ERA) diventato il referente giusto e politicamente potente (e disponibile) oltre che caratterialmente poco in vista e fedelmente subalterno.
 
Chi sarà il suo SOSTITUTO? Probabilmente lo staranno contrattando adesso...

martedì 17 marzo 2015

MADONNA MIA QUANTI SCANDALI Renzuccio MIO!



 
1.-  E cominciamo dallo scandalo Mose. Scriveva Repubblica

L'elemento nuovo di questo primo passaggio davanti ai giudici consiste nel fatto che il collegio ha annullato parte dell'ordinanza del Gip, Alberto Scaramuzza,  quella per i fatti riferiti al periodo antecedente il 22 luglio 2008. Sono così 'cadutì i reati, perché prescritti, relativi "alle ricezioni in occasione della campagne elettorali di cospicui finanziamenti che gli venivano consegnati" da Piergiorgio Baita (ex Mantovani); cassata anche la "ricezione nel 2005 della somma di 200mila euro all'hotel Santa Chiara di Venezia" su versamento del Consorzio Venezia Nuova; stessa sorte per il "finanziamento delle opere relative alla ristrutturazione dell'abitazione di Cinto euganeo", la famosa villa padronale, sempre nel periodo in esame. Escluso, infine, anche il versamento nel 2005 "in un conto corrente presso una banca di San Marino della somma di 50mila euro".

Il Riesame - punto questo a sfavore della difesa - ha anche respinto l'ipotesi di una competenza del Tribunale dei ministri per i fatti dell'inchiesta Mose addebitati a Galan dopo il 2010, quando il politico di Fi divenne ministro. 'Bocciate allo stesso modo anche le riserve avanzate dai legali sul rispetto dell'articolo 6 della Costituzione relativo ai diritti al 'giusto processo'.

Si deve quindi ritenere che l'operazione MOSE fosse già in essere nel 2005, anche se, causa prescrizione, si possono prendere in esame solo i fatti dopo il 2010.

Domanda, chi era al Governo dal 2005? Sentendo la CLAQUE, questo scandalo è legato al Governo RENZI.

2.- E continuiamo con lo scandalo EXPO.




Scriveva Il Fatto Quotidiano

“Condizionati appalti sui servizi e sull’area parcheggi”
I pm titolari dell’inchiesta – il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, i sostituti Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, assieme a Bruti Liberati – hanno chiarito che l’associazione per delinquere “operativa da un anno e mezzo o due” avrebbe condizionato o tentato di condizionare almeno da metà del 2013 alcuni appalti dell’Expo, tra cui la gara per “l’affidamento per le architetture di servizi”, che sarebbe stata pilotata a favore dell’imprenditore vicentino Enrico Maltauro, anche lui finito in carcere. Maltauro, sempre secondo i pm, avrebbe versato “30-40mila euro al mese” in contanti o come fatturazione di consulenze alla “cupola degli appalti”. Paris, importante manager dell’Expo e, in particolare, responsabile dell’Ufficio contratti, avrebbe dimostrato “a partire dal settembre-ottobre 2013 piena disponibilità nei confronti del sodalizio” e sarebbe stato “totalmente a disposizione”, tanto che, sempre secondo i pm, “avrebbe fornito notizie riservate sulle gare d’appalto e pilotato le assegnazioni”. Al centro dell’inchiesta ci sono poi alcuni altri appalti “minori” di Expo come quello “dell’area parcheggi”. Le indagini poi avrebbero accertato anche la presunta aggiudicazione illecita di appalti per alcune “aziende ospedaliere lombarde” e del progetto “Città della Salute”, nuovo polo che dovrebbe sorgere a Sesto San Giovanni e che dovrebbe riunire il “Besta” e l’istituto tumori. Ma non solo: la “cupola” secondo i pm è riuscita anche a condizionare un appalto con al centro Sogin per lo smaltimento di scorie nucleari. 


Da almeno la metà del 2013... Chi regnava all'epoca al GOVERNO?


3. -  E arriviamo all'ultimo. Lo SCANDALO Grandi infrastrutture



Scriveva OGGI 17 marzo Il GIORNALE (Quotidiano dei Berlusconi)

Appalti pubblici e grandi opere ancora nel mirino della magistratura. Un blitz del Ros disposto dalla procura di Firenze ieri ha fatto scattare le manette ai polsi di Ercole Incalza, grande burocrate del ministero delle Infrastrutture e Trasporti che ha attraversato sette governi nell'arco di tre lustri, fino al dicembre 2014 capo della struttura tecnica di missione del dicastero.

Rileggete con attenzione:  sette governi nell'arco di tre lustri. Un lustro sono CINQUE ANNI, quindi TRE LUSTRI significa a partire  dall'anno 2000. E quindi ci sono tutti, Berlusconi, D'Alema, Prodi, Monti e persino quello del Nipotino Letta e con loro quasi tutti gli attuali contestatori del fiorentino, a parte, forse Salvini, mentre qualche goccia di rugiada, per la parte siciliana, forse sfiora persino le STELLE. E naturalmente potrebbe sfiorare il neo PdC che almeno può avere il merito di aver dato qualche segnale contro la corruzione, sia per la discussione su Il Falso in Bilancio, sia sulla nomina dell'ANTICORRUZIONE.

E con questo chiudiamo, per adesso, facendo però notare che se la Magistratura in questi ultimi 12/15 mesi si è mossa, significa pure che sapeva di potersi muovere, che non sarebbero arrivati STOP AND GO governativi anche per il banale motivo che gran parte della squadra governativa (a parte NCD) era, appunto, al suo debutto.

 

lunedì 9 febbraio 2015

la GRANDE SCOPERTA, eppure io l'avevo prevista quasi due mesi fa

Ed era una scoperta banale, improvvisamente (lo scrivevo su FB) avevo notato di viaggiare sulla 131 sarda immerso in un nuvolo di targhe che cominciavano con E e  seguita, sempre quella E, da lettere in fondo all'alfabeto, qualcuna anche tipo EW. Eppure fino a qualche giorno prima vedevo delle "D" e io CM mi ero immatricolato più di 10 anni prima (giugno 2004). La segnalazione, ottimistica, fatta su FB, aveva ricevuto degli allegri insulti dagli "amici" con cui sono in rapporto di tranquilla e contrastata opinione. Poi arrivò la notizia dei centomila nuovi assunti di dicembre e di nuovo mi commentarono che era tutta propaganda, chissà come li avevano assunti e a fare poi cosa, visto che non si vende e tutti si suicidano e bruciano cassonetti e pure altro.
 
E adesso? Adesso improvvisamente tramite il suo supplemento AFFARRI e FINANZA Repubblica spara un titolo
 
Auto, meccanica, Nordest
venti di ripresa sull'Italia
a spingerli euro e petrolio
 
e così tutto all'improvviso da un giorno all'altro. Poi mi viene un dubbio, ad esempio la Fiat, o come si chiama, si era certo accorta dell'aumento delle vendite dell'11.2% in dicembre, tanto che oggi ha deciso di eliminare delle cassa integrazione. Così come il comparto macchine utensili nel IV trimestre gli ordini sono aumentati del 19.1% non solo dall'estero, anzi dal mercato interno e le macchine utensili significa che chi ordina prevede LAVORO.
 
Ma perché i titoli oggi? Perché si son convinti che il Governo tiene botta, che il PD, si spera, ha messo la testa a posto, che Renzi ritiene di non dipendere dai voti del NO-CAV, che insomma ci si può fidare perché i soldi ci sono e tra quando decidi di investire e quando puoi usare quel che ti serve passano almeno sei mesi e potrà essere tardi, qualcuno ci ha pensato prima di te e tutto questo perché i maledetti soldi ci sono e chi li ha non ci guadagna niente a tenerli fermi e ha capito che il problema più grosso, lo STOP AND GO (cioé la mano d'opera che devi tenere comunque) in parte è risolto.
 
Sarà vero? Certo i segnali ci sono e, anche la Grecia, son solo cazzi loro!

domenica 1 febbraio 2015

giolitti, andreotti, Palmiro Togliatti... ???

A leggere i giornali oggi sembra sia accaduto l'impossibile, eppure nella realtà politica italiana non mancano i precedenti di grandi navigatori del mondo politico italiano, il qual mondo politico italiano è quasi sempre una cattiva (e nello stesso tempo sincera) rappresentazione della realtà nazionale. E così per comodità, ma anche per simpatia (e forse anche scarsa conoscenza della storia italica) dal gran calderone "democratico" prendo a riferimento tre figure importanti due delle quali che hanno governato ufficialmente (Giolitti e Andreotti) e la terza (Palmiro Togliatti) che ha molto influito intanto per bloccare e salvare l'Italia da possibili COLONELLI (vedi Grecia) e poi nel formare una nuova leva dirigente che in qualche modo avvicinasse il "proletariato" italico al potere democratico attraverso un insieme di strumenti operativi che andavano dalla culla al funerale e calibrati in modo da accogliere il maggior numero di aderenti e contemporaneamente potessero dare forma e sostanza alle nuove generazioni.
 
Togliatti nasce nel 1893, si laurea brillantemente sotto la guida di Luigi Einaudi (!) e pur riformato per la miopia entra come volontario nella Croce rossa da già iscritto al Partito Socialista (1914), poi, modificati i criteri di arruolamento, chiederà di andare fra gli alpini. Finita la guerra, è storia nota, la fondazione del PCI con Gramsci, Terracini e Tasca e inizia il continuo navigare fra le varie frazioni  e sottofrazioni sia a Mosca che in Europa. Ma non è questo che interessa, ma la sopravvivenza fisica e politica di Togliatti che comportò anche momenti oscuri, come in Spagna dove i suoi nemici erano certamente franchisti e fascisti ma anche tutti quei combattenti che avevano posizioni contrarie a Mosca e in particolare quindi anche contro gli anarchici che furono letteralmente mandati allo sbaraglio e decimati. Poi c'è la guerra, le vicissitudini della resistenza e, infine, la svolta di Salerno che portò il PCI, in accordo con Mosca, a privilegiare la lotta antifascista alla eliminazione della monarchia e di conseguenza l'ingresso nel CLN. In tutte queste fasi il riferimento erano sempre l'URSS e Stalin poi piano iniziò una evoluzione che portava comunque al consolidamento in Italia del Partito anche perché gli accordi di Yalta assegnavano l'Italia agli USA, con la Russia che arrivava fino al confine orientale con Trieste TLT (territorio libero con Zona A controllata da americani e inglesi e zona B sotto controllo slavo), il quale confine era controllato dallo Yugoslavia di Tito..
 
Nel 1948 il Fronte Nazionale (PCI-PSI) ottiene il 30,8%, nel 1953 il PCI da solo arriva al 22.6 con il PSI (di Nenni) al 12,7%. Ed è proprio in queste elezioni che viene eletto deputato Napolitano, classe 1925 e quindi 28 anni e nel PCI rappresenta l'ala "liberaldemocratica" anche se accetta per disciplina SEMPRE la linea ufficiale del partito. Vien da pensare che a volte tra Togliatti e Napolitano ci sia stata sintonia, in fondo l'ambiente intellettuale primario di formazione era "liberals" e la preoccupazione principale del PCI all'epoca, e non solo, era quella di evitare scontri che avrebbero potuto portare alla messa fuori legge se non alla guerra civile. Comunque lentamente i risultati elettorali migliorano  di qualche punto (25.3 nel 1963), (26.9 nel 1968), (27,2 nel 1972) e poi il picco del 1976 con il 34,37 sotto la guida di Berlinguer, per scendere al 30,38 3 anni dopo (1979) e poi il solito trend, come nel 1987 con il 26,57. In fondo il 25 e qualcosa per cento di Bersani è lo standard con l'improvviso 40% delle ultime europee.
 
Tutto questo per dire che quando arriva il "fenomeno" RENZI in qualche modo il Napolitano che si avvicina ai 90 anni vede l'occasione di una lunga vita politica e trova in Renzi quel carattere e quelle opportunità tante volte perse di portare il PCI, oggi PD, finalmente al Governo e su posizioni difendibili anche negli anni futuri e la stessa elezione a Presidente di Mattarella sembra quasi la conclusione di un percorso iniziato con Moro, senza quelle tentazioni berlingueriane di assolutismo culturale che alla fine rinchiudono il partito, qualsiasi partito in un ghetto INUTILE.
 
 

sabato 31 gennaio 2015

il "BIMBO MINCHIA" e la messinculo...

Quel BIMBO MINCHIA è l'insistente marchio di fabbrica di un gruppo di signori e, soprattutto, di signore della buona provincia italica  della bassa Romagna che ama distinguersi per la qualità intellettuale (vera), un orientamento "sinistro" unito a un vezzo intellettual borghese per non esser confusi con il popolo, quello "qualsiasi", solo che proprio quel Bimbo Minchia sembra aver raggiunto un obiettivo che solo pochissimi giorni fa sembrava non solo improbabile persino impossibile.
 
Strillava nel titolo oggi, e in prima pagina, la Unione Sarda (tipico quotidiano locale di massima diffusione e quindi di orientamento nettamente benpensante) "Berlusconi sotto scacco, è il giorno di Mattarella" eppure solo qualche giorno fa sembrava tutto così opaco per il futuro di questo primo ministro. E' solo di qualche giorno fa il pelligrinaggio greco in adorazione del nuovo Re Magio della SINISTRA SINISTRA. Peccato che non si era neppure spento l'eco del "Bella ciao" a gola spiegata che il nuovo capogoverno greco scambiava i suoi lingua in bocca proprio con quel Bimbo Minchia.
 
Strano come non solo la STORIA ma persino la CRONACA camminino più veloci della tartarughe "sinistre" o, almeno, che si ritengono tali solo perché officiano e salmodiano secondo antichi dogmi. Forse ciò accade perché di come vivono realmente e quali siano realmente i bisogni dei "proletari moderni" ne hanno una conoscenza fasulla, visto come passano il loro tempo in comodi ambienti BORGHESI, sia pure su divani e poltrone comodamente colorati di ROSSO.