giovedì 19 marzo 2015

COMUNIONE & ibernazione.

 
 
 
Era il titolo che mi frullava in testa e me lo son tenuto stretto tanto che Il FATTO, quello QUOTIDIANO, lo aveva già capito in un articolo una volta tanto esauriente.
 
Quello che Il Fatto forse non conosce è la sostanza della presenza della Compagnia delle Opere. La Compagnia ha una presenza capillare in Lombardia nel mondo delle piccole imprese e interviene in moltissimi "servizi" come i rapporti con le ASL (sicurezza, inquinamento, etc.), nel come utilizzare finanziamenti regionali con la messa a punto, ad esempio, di progetti di ricerca e/o di ristrutturazione e via raccontando. La LEGA non ha potuto, per sua stessa natura, sostituirsi a questa catena professionale diffusa.
 
E per non parlare della sanità che lega tutto un mondo, intanto professionale (medici e paramedici), e poi strutturale e potente che coinvolge numerose categorie economiche, non solo strettamente legate all'arte medica.
 
Chi sente più parlare di Formigoni? Saggiamente non se ne parla più e Lupi è (o, adesso, ERA) diventato il referente giusto e politicamente potente (e disponibile) oltre che caratterialmente poco in vista e fedelmente subalterno.
 
Chi sarà il suo SOSTITUTO? Probabilmente lo staranno contrattando adesso...

martedì 17 marzo 2015

MADONNA MIA QUANTI SCANDALI Renzuccio MIO!



 
1.-  E cominciamo dallo scandalo Mose. Scriveva Repubblica

L'elemento nuovo di questo primo passaggio davanti ai giudici consiste nel fatto che il collegio ha annullato parte dell'ordinanza del Gip, Alberto Scaramuzza,  quella per i fatti riferiti al periodo antecedente il 22 luglio 2008. Sono così 'cadutì i reati, perché prescritti, relativi "alle ricezioni in occasione della campagne elettorali di cospicui finanziamenti che gli venivano consegnati" da Piergiorgio Baita (ex Mantovani); cassata anche la "ricezione nel 2005 della somma di 200mila euro all'hotel Santa Chiara di Venezia" su versamento del Consorzio Venezia Nuova; stessa sorte per il "finanziamento delle opere relative alla ristrutturazione dell'abitazione di Cinto euganeo", la famosa villa padronale, sempre nel periodo in esame. Escluso, infine, anche il versamento nel 2005 "in un conto corrente presso una banca di San Marino della somma di 50mila euro".

Il Riesame - punto questo a sfavore della difesa - ha anche respinto l'ipotesi di una competenza del Tribunale dei ministri per i fatti dell'inchiesta Mose addebitati a Galan dopo il 2010, quando il politico di Fi divenne ministro. 'Bocciate allo stesso modo anche le riserve avanzate dai legali sul rispetto dell'articolo 6 della Costituzione relativo ai diritti al 'giusto processo'.

Si deve quindi ritenere che l'operazione MOSE fosse già in essere nel 2005, anche se, causa prescrizione, si possono prendere in esame solo i fatti dopo il 2010.

Domanda, chi era al Governo dal 2005? Sentendo la CLAQUE, questo scandalo è legato al Governo RENZI.

2.- E continuiamo con lo scandalo EXPO.




Scriveva Il Fatto Quotidiano

“Condizionati appalti sui servizi e sull’area parcheggi”
I pm titolari dell’inchiesta – il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, i sostituti Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, assieme a Bruti Liberati – hanno chiarito che l’associazione per delinquere “operativa da un anno e mezzo o due” avrebbe condizionato o tentato di condizionare almeno da metà del 2013 alcuni appalti dell’Expo, tra cui la gara per “l’affidamento per le architetture di servizi”, che sarebbe stata pilotata a favore dell’imprenditore vicentino Enrico Maltauro, anche lui finito in carcere. Maltauro, sempre secondo i pm, avrebbe versato “30-40mila euro al mese” in contanti o come fatturazione di consulenze alla “cupola degli appalti”. Paris, importante manager dell’Expo e, in particolare, responsabile dell’Ufficio contratti, avrebbe dimostrato “a partire dal settembre-ottobre 2013 piena disponibilità nei confronti del sodalizio” e sarebbe stato “totalmente a disposizione”, tanto che, sempre secondo i pm, “avrebbe fornito notizie riservate sulle gare d’appalto e pilotato le assegnazioni”. Al centro dell’inchiesta ci sono poi alcuni altri appalti “minori” di Expo come quello “dell’area parcheggi”. Le indagini poi avrebbero accertato anche la presunta aggiudicazione illecita di appalti per alcune “aziende ospedaliere lombarde” e del progetto “Città della Salute”, nuovo polo che dovrebbe sorgere a Sesto San Giovanni e che dovrebbe riunire il “Besta” e l’istituto tumori. Ma non solo: la “cupola” secondo i pm è riuscita anche a condizionare un appalto con al centro Sogin per lo smaltimento di scorie nucleari. 


Da almeno la metà del 2013... Chi regnava all'epoca al GOVERNO?


3. -  E arriviamo all'ultimo. Lo SCANDALO Grandi infrastrutture



Scriveva OGGI 17 marzo Il GIORNALE (Quotidiano dei Berlusconi)

Appalti pubblici e grandi opere ancora nel mirino della magistratura. Un blitz del Ros disposto dalla procura di Firenze ieri ha fatto scattare le manette ai polsi di Ercole Incalza, grande burocrate del ministero delle Infrastrutture e Trasporti che ha attraversato sette governi nell'arco di tre lustri, fino al dicembre 2014 capo della struttura tecnica di missione del dicastero.

Rileggete con attenzione:  sette governi nell'arco di tre lustri. Un lustro sono CINQUE ANNI, quindi TRE LUSTRI significa a partire  dall'anno 2000. E quindi ci sono tutti, Berlusconi, D'Alema, Prodi, Monti e persino quello del Nipotino Letta e con loro quasi tutti gli attuali contestatori del fiorentino, a parte, forse Salvini, mentre qualche goccia di rugiada, per la parte siciliana, forse sfiora persino le STELLE. E naturalmente potrebbe sfiorare il neo PdC che almeno può avere il merito di aver dato qualche segnale contro la corruzione, sia per la discussione su Il Falso in Bilancio, sia sulla nomina dell'ANTICORRUZIONE.

E con questo chiudiamo, per adesso, facendo però notare che se la Magistratura in questi ultimi 12/15 mesi si è mossa, significa pure che sapeva di potersi muovere, che non sarebbero arrivati STOP AND GO governativi anche per il banale motivo che gran parte della squadra governativa (a parte NCD) era, appunto, al suo debutto.